Dopo Campania, Veneto, Puglia, Umbria, Lombardia ed Emilia Romagna anche la regione Lazio vieta di tenere i cani a catena!
La notizia è di qualche settimana fa ma siamo felici di poterla riportare. Si tratta di una vittoria per le associazioni animaliste che da anni si battono per ottenere una legge nazionale che metta al bando una volta per tutte la detenzione dei cani a catena. Purtroppo in Italia esistono ancora tantissime realtà che vedono cani lasciati soli nei giardini e legati alla catena per non farli scappare e troppe ancora le regioni che di fatto non lo vietano.
L’unica eccezione alla regola è il permesso di legare l’animale per motivi di salute, come per esempio a seguito di un intervento chirurgico, tuttavia la condizione dell’animale in questo caso dovrà essere accertata da un medico veterinario. Chi contravverrà al nuovo divieto rischia una sanzione pecuniaria fino a 2500 euro.
IL LAZIO VIETA DI TENERE I CANI A CATENA E PER CHI CONTRAVVERRà ALLA REGOLA è PREVISTA UNA SANZIONE FINO A 2500 EURO
Con l’approvazione dell’emendamento che modifica la legge regionale sulla“Tutela degli animali di affezione e prevenzione del randagismo”, sono state introdotte altre importanti misure a tutela per il benessere animale come l’obbligo di autorizzazione sanitaria per gli allevamenti di animali di qualsiasi tipologia, il divieto di vendita di cani non iscritti all’anagrafe canina (per i trasgressori è prevista una sanzione fino a 1500 euro) e il divieto di usare collari a strozzo o a scorrimento.
La situazione nel resto d’Italia
Molte regioni ancora oggi non hanno affrontato il problema, in particolare Liguria, Sicilia e Basilicata non hanno alcuna norma in merito. A fronte di questo le associazioni animaliste chiedono a gran voce che venga al più presto varata una legge nazionale che metta al bando l’utilizzo della catena e del collare a strozzo, come è già avvenuto in altri paesi europei.